Mantova.
Per la Gattogrigio Editore è stata studiata tutta l’immagine. Partiamo dal logo; al di là della “G” che diventa un gatto, la riflessione riguarda anche il colore: nel nome leggiamo “gatto grigio” eppure il gatto è…rosso! Come mai? Perché nella lettura si trova altro sopra le righe, le parole assumono significati ancor più profondi e non tutto è come appare. La lettura va oltre l’apparenza. Ovviamente è stato un escomatage per essere memorizzabili oltre alla sintesi nel logo: tutti si chiedono perché il gatto grigio è rosso e la risposta è: perché così te lo ricordi.
La Gattogrigio decise di pubblicare alcune collane, una di queste è quella delle poesie. Decidemmo così di utilizzare alcune mie illustrazioni affinché il comune tratto identificasse la collana stessa. Per le altre collane si decise di interpellare altri stili per lo stesso motivo.
Un’altra parte diverte arrivò per i socials: come pubblicizzare le nuove uscite? Sfruttando un tema che sui social va tanto e a pennello nel nostro caso: i gatti! Ogni uscita ha come fondo grafico una pelliccia di gatto diversa.